Pier Paolo Pasolini il poeta che legò l’Italia all’Oriente

Pier Paolo Pasolini il poeta che legò l’Italia all’Oriente
Noha Iraqii
Oggi ricordiamo Pier Paolo Pasolini, uno dei più grandi poeti e registi italiani, una voce che non smise mai di interrogare il potere, la fede e l’animo umano.
Il suo sguardo attraversò i confini, fino al cuore del Mediterraneo e oltre: verso l’Oriente, verso l’Egitto, verso quella luce antica che egli sentiva come la vera patria dell’uomo.
🎬 Ho visto due dei suoi capolavori più affascinanti: “Fuga in Egitto” e “Il fiore delle Mille e una Notte”.
Il primo è una parabola poetica e spirituale che rilegge la fuga della Sacra Famiglia non come semplice episodio evangelico, ma come viaggio universale dell’uomo in cerca di salvezza, dignità e verità.
Pasolini trasfigura l’Egitto in simbolo di rifugio e rinascita: una terra di accoglienza, dove il divino e l’umano si toccano.
Il secondo, “Il fiore delle Mille e una Notte”, è un’esplosione di colori, corpi e libertà. Girato tra Yemen, Iran, Etiopia e Egitto, è un canto d’amore alla vita e alla sensualità innocente, una celebrazione dell’Oriente come spazio di fantasia e purezza, prima della corruzione moderna.
Guardandolo, ho sentito la potenza di un cinema che osa ancora cercare la verità nella carne, nel sogno, nel mito.
●L’Istituto Italiano di Cultura del Cairo ha dedicato, già lo scorso anno, un bellissimo ciclo di iniziative e proiezioni in omaggio a Pasolini, sottolineando il suo legame profondo con il mondo arabo e mediterraneo.
Un ricordo vivo, che oggi torna a brillare come ponte culturale tra Italia ed Egitto.
Pasolini ci insegna che l’Egitto non è soltanto un luogo della fuga, ma anche della rivelazione: il punto in cui l’umanità incontra se stessa.
Nel suo sguardo, il deserto non è vuoto, ma grembo.
E la poesia continua a parlarci, come la sabbia del tempo che custodisce la verità dei profeti e dei poeti.



