MEDICINASALUTE GLOBALE

Salute e  senza barriere

Mozambico AIFO porta cure e dignità

 

Salute e  senza barriere:  Mozambico AIFO porta cure e dignità alle comunità più remote

Bologna, 24 ottobre 2025. In Mozambico, la salute è spesso una questione di invisibilità. Il progetto “Salute senza barriere”, promosso da AIFO e cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Cooperazione Italiana, sta cambiando la vita di migliaia di persone.

L’obiettivo è garantire accesso a cure di qualità, soprattutto per chi vive in aree isolate o ha una disabilità. Il progetto valorizza le competenze locali e promuove inclusione, autonomia e dignità.

Un modello su più fronti

Il progetto agisce su diversi livelli. Rafforza i centri di salute comunitari. Attiva brigate mobili per raggiungere i villaggi più lontani. Coinvolge direttamente le persone con disabilità attraverso cooperative e reti di comunità.

Le attività includono prevenzione, controllo delle malattie non trasmissibili, supporto psicosociale e sensibilizzazione casa per casa. Il progetto offre anche sostegno concreto a chi è tradizionalmente escluso dai servizi sanitari.

Il ruolo degli agenti di salute comunitaria

La vicinanza alle persone è garantita dagli agenti di salute comunitaria. Sono figure formate per fare da ponte tra le famiglie e le strutture sanitarie.

Una di loro racconta: “Portiamo informazione, prevenzione e ascolto. Spieghiamo che la salute è un diritto. Accompagniamo le persone nelle cure.”

Relazioni e inclusione sociale

Non si tratta solo di offrire servizi sanitari. Il progetto costruisce relazioni durature. Rafforza il tessuto sociale. Promuove percorsi di inclusione economica attraverso cooperative locali.

“Salute senza barriere” contribuisce a una trasformazione culturale. Supera barriere fisiche, economiche e sociali. Restituisce dignità alle persone.

I numeri del progetto

Il progetto ha già raggiunto oltre 133.558 persone. Si tratta del 53,4 per cento della popolazione nelle zone di intervento. Le aree coinvolte sono Manica, Baruè, Pemba, Ancuabe e Montepuez.

Sono attivi cinque centri di salute e comitati comunitari. Il progetto opera in partenariato con enti locali, istituzioni pubbliche e organizzazioni di base.

Un modello riconosciuto

“Salute senza barriere” è stato indicato tra le best practice dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. È considerato un esempio di inclusione sostenibile e guidata dalle comunità.

Il riconoscimento conferma la validità del modello. Dimostra che la cooperazione può generare cambiamento reale.

Il ruolo della cooperazione italiana

Il contributo del donatore istituzionale è fondamentale. Non solo per il finanziamento, ma per orientare scelte e garantire trasparenza.

Il cofinanziamento ha permesso di ampliare gli interventi. Ha reso possibile sperimentare soluzioni innovative. Ha consentito di monitorare gli impatti nel tempo.

La collaborazione tra pubblico e società civile dimostra che la solidarietà internazionale può tradursi in progetti concreti. Progetti che rafforzano le autonomie locali e lasciano un’eredità duratura.

Testimonianza dal centro di salute

Un responsabile di uno dei centri di salute racconta: “Abbiamo visto un cambiamento profondo. Le persone si sentono accolte. I servizi sono più vicini. La comunità partecipa attivamente.”

Queste parole confermano l’efficacia del progetto. La salute diventa accessibile. La dignità viene restituita.

AIFO e il suo impegno globale

AIFO è un’organizzazione non governativa fondata nel 1961. Opera in Italia e in molti Paesi del mondo. Promuove salute, diritti e inclusione per le persone più vulnerabili.

Al centro del suo lavoro c’è la persona. AIFO lavora per garantire pari opportunità di accesso a cure, istruzione, lavoro e partecipazione sociale.

Attraverso progetti di cooperazione, attività di sensibilizzazione e percorsi educativi, AIFO costruisce comunità più giuste e solidali.

Conclusioni

Salute senza barriere Mozambico AIFO. Un progetto che porta cure, ascolto e dignità. Un modello che unisce sanità, inclusione e partecipazione. Un esempio concreto di cooperazione efficace.

La salute è un diritto. E grazie a iniziative come questa, diventa una realtà anche per chi vive ai margini. Il cambiamento è possibile. E parte dalla comunità.

Foad Aodi, in rappresentanza del movimento AMSI, ha dichiarato di associarsi alla difesa della salute senza barriere

Giuseppe Criseo

editore www.ilquotidianoditalia.it, www.varesepress.info

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GIUSEPPE CRISEO

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