L’Egitto ribadisce il rifiuto di qualsiasi divisione tra Gaza e Cisgiordania: fermezza diplomatica e difesa del diritto palestinese

L’Egitto ribadisce il rifiuto di qualsiasi divisione tra Gaza e Cisgiordania: fermezza diplomatica e difesa del diritto palestinese
di Chiara Cavalieri *
IL CAIRO- Nella Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese, il Ministero degli Affari Esteri egiziano ha diffuso una dichiarazione di forte impatto politico e simbolico. Il Cairo ribadisce che il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione e alla creazione di uno Stato indipendente entro i confini del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale, non è una mera richiesta diplomatica, ma un diritto storico, radicato nella legittimità internazionale e nel patrimonio morale dell’umanità.
La commemorazione, sottolinea il Ministero, non è un semplice appuntamento annuale, bensì una tappa in cui la comunità internazionale è chiamata a rinnovare il proprio impegno verso giustizia, stabilità e pace.
Cessate il fuoco, aiuti umanitari e processo politico: le priorità del Cairo
L’Egitto rilancia il proprio appello alla stabilizzazione del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e alla garanzia di un flusso umanitario libero e incondizionato, in conformità con la risoluzione 2803 del Consiglio di Sicurezza e con gli impegni assunti al Vertice di Sharm el-Sheikh.
Secondo il Ministero, solo così sarà possibile aprire la strada a un processo politico globale capace di ripristinare i diritti legittimi del popolo palestinese e affrontare le radici del conflitto.
Il Cairo afferma inoltre di continuare a coordinarsi strettamente con Stati Uniti e partner regionali per garantire l’attuazione del piano di pace del presidente Trump, presentato come uno strumento utile, se applicato correttamente, a tutelare i diritti palestinesi e contribuire alla stabilità dell’intera regione.
La linea rossa dell’Egitto: niente divisioni tra Gaza e Cisgiordania
La posizione egiziana rimane ferrea: nessuna misura che possa consolidare la separazione tra Gaza e Cisgiordania sarà accettata. Qualsiasi tentativo di cristallizzare questa divisione, afferma Il Cairo, comprometterebbe definitivamente le prospettive di una soluzione a due Stati, obiettivo considerato imprescindibile.
Il ruolo dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) viene ribadito come centrale: senza un’unica leadership palestinese e senza l’unità territoriale tra i due territori, nessuna soluzione potrà essere sostenibile o duratura.
Diplomazia in movimento: Abdel-Aty incontra l’UE al Forum di Barcellona
A margine del 10° Forum regionale dei ministri degli Esteri dell’Unione per il Mediterraneo a Barcellona, il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdel-Aty ha incontrato l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Kaja Kallas.
Nel colloquio, Abdel-Aty ha illustrato i continui sforzi dell’Egitto per:
●consolidare l’accordo di pace di Sharm el-Sheikh;
●sostenere un quadro internazionale coordinato per la gestione della crisi a Gaza;
●mantenere un canale diplomatico stabile con Washington, Bruxelles e le capitali arabe.
Particolarmente significativa la posizione del Cairo riguardo alla necessità di dispiegare una forza internazionale di stabilizzazione nella Striscia di Gaza, come parte delle iniziative di mantenimento della pace e come garanzia per l’unità territoriale palestinese.
Il messaggio egiziano è inequivocabile: nessuna pace duratura potrà realizzarsi senza:
●l’unità politica e territoriale di Gaza e Cisgiordania,
●il riconoscimento del ruolo dell’Autorità Nazionale Palestinese,
●l’avvio di un processo politico credibile,
●il rispetto del diritto storico del popolo palestinese a uno Stato indipendente.
In un momento in cui la regione vive una delle fasi più delicate degli ultimi decenni, il Cairo conferma la propria volontà di essere cardine della stabilità regionale e garante di una visione politica fondata sul diritto internazionale e sulla cooperazione multilaterale.
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