Poesia

Egitto-Pakistan: verso una nuova alleanza strategica nel 2026

Egitto-Pakistan: verso una nuova alleanza strategica nel 2026

*di Chiara Cavalieri

 AISC News.. IL CAIRO/ ISLAMABAD-L’Egitto compie un passo strategico di grande rilievo verso il Pakistan, unica potenza nucleare del mondo islamico e attore cardine dell’Asia meridionale. Il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha inviato un messaggio scritto al suo omologo pakistano Saif Ali Zardari, consegnato a Islamabad dal ministro degli Esteri Badr Abdel-Aty, in cui si delinea l’intenzione di rilanciare e ampliare le relazioni bilaterali in vista di una cooperazione strutturata per il 2026.

Secondo la dichiarazione diffusa dal Ministero degli Esteri egiziano, Abdel-Aty ha espresso al presidente Zardari l’apprezzamento del Cairo per oltre settantacinque anni di relazioni diplomatiche, sottolineando il “notevole sviluppo” osservato negli ultimi anni e la volontà di costruire un partenariato più solido e multilivello. Il ministro ha insistito sull’elaborazione di una tabella di marcia congiunta, capace di integrare cooperazione politica, economica, commerciale, militare, di sicurezza, religiosa e culturale, trasformando la relazione bilaterale in un asse strategico tra Medio Oriente e Asia meridionale.

Dal punto di vista economico, l’Egitto mira a sfruttare pienamente il potenziale ancora largamente inespresso. Il volume degli scambi tra i due Paesi oscilla oggi tra i 450 e i 500 milioni di dollari l’anno, una cifra che Il Cairo considera nettamente inferiore alle capacità reali delle due economie. Abdel-Aty ha evidenziato la necessità di ampliare la cooperazione negli investimenti, sottolineando le riforme economiche attuate dall’Egitto negli ultimi anni e la volontà di attrarre capitali pakistani in settori industriali, energetici, logistici e infrastrutturali.

Un punto centrale discusso nel colloquio riguarda il collegamento tra la Zona Economica del Canale di Suez e il porto pakistano di Gwadar, nodo fondamentale del Corridoio Economico Cina-Pakistan (CPEC). Il Cairo intende facilitare l’accesso delle aziende pakistane alle infrastrutture egiziane del Mar Rosso e del Mediterraneo, valutando la possibilità di localizzare industrie a valore aggiunto nella Zona del Canale, nelle aree di trasformazione e nei poli logistici.

Sul fronte istituzionale, il ministro ha sollecitato l’attivazione del Consiglio commerciale congiunto e del Consiglio tra le camere di commercio egiziana e pakistana, strumenti considerati indispensabili per far crescere il flusso di scambi e investimenti. Ha inoltre ricordato che l’Egitto assumerà a dicembre 2024 la presidenza del gruppo dei Paesi in via di sviluppo D8, piattaforma che potrà offrire nuove opportunità di cooperazione economica e commerciale, oltre a un maggiore allineamento tra le politiche industriali dei Paesi membri.

Da parte sua, il presidente Zardari ha espresso ammirazione per il ruolo dell’Egitto nel sostenere stabilità e sicurezza nel Medio Oriente, ribadendo il desiderio del Pakistan di rafforzare la cooperazione in tutti i settori, compreso quello della difesa. Il Pakistan dispone del secondo esercito più grande del mondo islamico e mantiene una lunga tradizione di collaborazione militare con Il Cairo, fattore che conferisce ulteriore profondità al dialogo bilaterale.

Il consolidamento di un’alleanza strutturale tra Egitto e Pakistan nel 2026 potrebbe contribuire a ridisegnare gli equilibri regionali. Entrambi i Paesi sono interessati a diversificare le proprie partnership strategiche, ridurre le vulnerabilità economiche e posizionarsi come attori cardine nei rispettivi teatri geopolitici. Una cooperazione più stretta tra l’unica potenza nucleare islamica e il più popoloso Paese arabo potrebbe avere ricadute significative non solo sul piano della sicurezza, ma anche su quello economico, logistico e diplomatico, creando un nuovo asse Sud-Sud tra Medio Oriente e Asia meridionale.

Le basi appena gettate a Islamabad indicano chiaramente l’intenzione dei due governi di trasformare una relazione tradizionalmente positiva in una partnership strategica globale, capace di incidere sugli equilibri dell’Indo-Pacifico, del Mar Rosso e delle rotte commerciali euroasiatiche. Il 2026 si profila come l’anno decisivo per il salto di qualità.

*L’autrice è presidente della associazione Italo-Egiziana Eridanus e vicepresidente del Centro Studi UCOI-UCOIM.

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Noha Iraqi

نهى عراقي.. ليسانس أداب.. كاتبة وشاعرة وقصصية وكاتبة ومحتوى وأبلودر

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