Egitto e Vietnam verso un accordo di libero scambio: nuovo asse economico tra Africa e Asia

Egitto e Vietnam verso un accordo di libero scambio: nuovo asse economico tra Africa e Asia
di Chiara Cavalieri *
AISC News.. JOHANNESBURG- Egitto e Vietnam si avvicinano alla firma di un accordo di libero scambio che potrebbe ridurre del 90% le tariffe sul 95% dei beni, aprire mercati da 200 milioni di consumatori e far crescere gli scambi del 30% in tre anni. Focus su investimenti, energie rinnovabili, tecnologia e export verso una logistica maggiore.
Durante un incontro a margine del Vertice G20 di Johannesburg, il Primo Ministro vietnamita Pham Minh Chinh ha espresso al suo omologo egiziano Mostafa Madbouly il forte interesse di Hanoi a valutare e accelerare la firma dell’accordo, sottolineando l’enorme potenziale economico che lega i due Paesi.
Facilitazioni sui visti e procedure semplificate per gli investitori
Il premier vietnamita ha evidenziato la necessità di:
●agevolare i visti per investitori e uomini d’affari,
●semplificare le procedure per la costituzione di aziende vietnamite in Egitto,
●creare un ambiente favorevole agli investimenti nel lungo periodo.
Secondo Chinh, le zone franche egiziane rappresentano un’opportunità unica per le imprese vietnamite, che potrebbero usarle come piattaforma logistica per esportare verso Africa, Medio Oriente e Mediterraneo.
Scambi commerciali in crescita e surplus vietnamita
Nel 2024, gli scambi bilaterali hanno raggiunto 1,2 miliardi di dollari, secondo i dati dell’Autorità generale per il controllo delle esportazioni e importazioni:
●900 milioni di export vietnamiti,
●300 milioni di export egiziani.
Il surplus vietnamita evidenzia il potenziale di espansione commerciale grazie all’accordo in arrivo.
Un FTA che potrebbe cambiare gli equilibri
L’accordo previsto comprende:
●taglio delle tariffe fino al 90% sul 95% dei prodotti,
●apertura di mercati combinati per 200 milioni di consumatori,
●aumento previsto del 30% degli scambi nei primi tre anni,
●focus prioritario su energie rinnovabili, agricoltura, tecnologia e manifattura.
Ciò renderebbe il Cairo un hub strategico per il Vietnam e, al tempo stesso, offrirebbe all’Egitto un accesso privilegiato alle catene di produzione asiatiche.
Verso un alto comitato congiunto e nuovi partenariati privati
Pham Minh Chinh ha sottolineato la necessità di:
●creare un alto comitato congiunto Egitto–Vietnam,
●rafforzare le partnership tra i settori privati dei due Paesi,
●dare seguito alle proposte tecniche in campo economico e industriale.
L’obiettivo è costruire un quadro stabile e duraturo di cooperazione economica.
L’Egitto guarda al modello vietnamita
Il Primo Ministro egiziano Mostafa Madbouly ha espresso grande apprezzamento per il modello di sviluppo vietnamita, riconosciuto come uno dei più dinamici al mondo.
Ha ricordato la presenza in Egitto di imprese vietnamite, citando in particolare Vin Group, attiva nella produzione di veicoli elettrici e interessata a espandere le sue attività.
Madbouly ha sottolineato che l’Egitto, forte della sua posizione geografica e della sua adesione a numerosi accordi di libero scambio africani e arabi, rappresenta un punto di ingresso ideale per le merci vietnamite nei mercati limitrofi.
Il Vietnam: nuovo polo manifatturiero globale
Negli ultimi anni, il Vietnam è diventato uno dei principali poli manifatturieri mondiali, attirando colossi:
●tecnologici,
●elettronici,
●automobilistici,
●tessili e dell’abbigliamento.
Previsioni economiche indicano che il Paese è destinato a vedere un forte aumento della ricchezza nazionale nel prossimo decennio, consolidando ulteriormente il proprio ruolo come hub industriale globale.
*L’autrice è presidente della associazione Italo-Egiziana Eridanus e vicepresidente del Centro Studi UCOI-UCOIM.
@RIPRODUZIONE RISERVATA




