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Cultura. Amsi: Urbaniana 2025, confronto su vita, sanità e responsabilità. Aodi: “Custodire la vita significa proteggere chi cura e garantire dignità sanitaria a tutti”

Cultura. Amsi: Urbaniana 2025, confronto su vita, sanità e responsabilità. Aodi: “Custodire la vita significa proteggere chi cura e garantire dignità sanitaria a tutti”

Evento Giubilare all’Università Urbaniana con autorità ecclesiastiche, istituzionali, scientifiche e sociali. La rete AMSI–UMEM–Co-mai-Uniti per Unire–AISC_NEWS porta il contributo della sanità inclusiva e interculturale con la testimonianza del Prof. Foad Aodi.

Sarà presto firmato d’intesa tra AMSI, Uniti per Unire, AISC NEWS, Umem, Unione ,Co-mai e l’Unone Internazionale Arabi del 48 con l’Associazione Security, coinvolgendo anche l’università araba-americana e Wai.

ROMA, 8 DICEMBRE 2025 – Lo scorso 6 dicembre, la Pontificia Università Urbaniana ha ospitato la Conferenza “Custodire la Vita, Servire la Missione”, tappa centrale del percorso giubilare dedicata alla tutela della vita nella sua dimensione sanitaria, sociale, pastorale e scientifica.
Il confronto ha coinvolto autorità religiose e istituzionali, società medico-scientifiche nazionali, dirigenti sanitari, enti culturali, realtà civili e militari.
Tra i protagonisti: Card. Giovanni Battista Re, Arciv. Fortunatus Nwachukwu, Arciv. Vincenzo Paglia, Mons. Antonio Staglianò, Padre Avelino Chico SJ, Sottosegretario Alfredo Mantovano, Sen. Francesco Zaffini.
Un panel qualificato di società scientifiche ha affrontato le sfide della salute pubblica, con i vertici di anestesia e rianimazione, emergenza-urgenza, cardiologia, neurologia, medicina territoriale, professioni sanitarie, accanto a dirigenti di AGENAS, 118 e ordini professionali.

LA RAPPRESENTANZA SANITARIA-EUROMEDITERRANEA E L’ESEMPIO DEL DIALOGO INTERCULTURALE PORTATI DAL PROF. FOAD AODI
A nome della rete associativa intervenuta – AMSI (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia), UMEM (Unione Medica Euromediterranea), Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia), Uniti per Unire (Movimento Internazionale Interculturale e Interprofessionale) e AISC_NEWS (Agenzia Internazionale di Informazione Senza Confini) – ha preso la parola il Prof. Foad Aodi, medico fisiatra, giornalista e divulgatore scientifico internazionale ed esperto di salute globale, Direttore dell’AISC_NEWS, membro del Registro Esperti FNOMCeO, quattro volte consigliere OMCeO Roma, docente dell’Università Tor Vergata, membro FNSI e Associazione Stampa Romana, iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, nonché Rappresentante per la Cooperazione e il Dialogo Multiculturale di WAI (Welcome Association Italy).

LE RIFLESSIONI DI AODI: INTEGRAZIONE, PREVENZIONE E DIGNITÀ SANITARIA
Aodi ha affermato: «Custodire la vita non è un concetto astratto: significa garantire salute fisica, psicologica, sociale e culturale. È un impegno professionale e umano che riguarda tutte le professioni sanitarie e tutta la società».
Ha poi aggiunto: «Abbiamo portato la voce di chi lavora ogni giorno nei reparti, nelle emergenze e nella continuità assistenziale. I professionisti sanitari, italiani e di origine straniera, sono una risorsa strutturale. Ma per custodire veramente la vita occorre proteggere chi cura: formazione, prevenzione, sicurezza, riconoscimento professionale e condizioni di lavoro dignitose».
Aodi ha inoltre ribadito la dimensione plurale della sanità: «La cooperazione euromediterranea rappresenta un modello concreto: più scambio scientifico, più formazione, più accesso sicuro ai percorsi. Difendere la vita significa anche evitare che la salute diventi privilegio di pochi».

CARDIOSECURITY ITALIA: PREVENZIONE, FORMAZIONE E RESPONSABILITÀ SOCIALE
Durante la Conferenza il Dott. Fabio Costantino, cardiologo e fondatore del progetto CardioSecurity Italia, ha donato un defibrillatore (DAE) a Papa Leone XIV. Il progetto abbina la formazione BLS-D anche al rinnovo della patente, aprendo la prevenzione salvavita a tutte le fasce di popolazione.
Aodi ha commentato: «Il gesto non è simbolo: è medicina. Diffondere formazione e defibrillatori significa salvare vite. La prevenzione è la prima forma di custodia della vita, e dovrebbe diventare priorità nazionale».

LA TESTIMONIANZA DELLA DELEGAZIONE INTERNAZIONALE E IL CONTRIBUTO DA RAMALLAH E DAL MONDO ARABO DEL ’48 E CO-MAI
Nel corso della Conferenza sono intervenuti anche Mahmoud Sameer Faris Obaid, in rappresentanza dell’Università Araba-Americana di Ramallah, e Wafaa Nahhas, Presidente dell’Unione Internazionale degli Arabi del 1948, portando il contributo della rete accademica, religiosa e sociale proveniente dal Medio Oriente.
Il convegno è stato moderato con equilibrio e sensibilità dalla giornalista Claudia Conte, insieme al collega conduttore, garantendo un dialogo fluido tra personalità religiose, esponenti del mondo sanitario, rappresentanti delle istituzioni e del Parlamento, studiosi e accademici.
Tutti gli interventi hanno confermato l’importanza di una rete trasversale capace di unire missioni e competenze diverse, con un punto comune: “pace e dialogo” come condizioni indispensabili per la tutela della vita e della salute.
Nel suo intervento, Aodi ha ribadito che la rete internazionale AMSI–UMEM–Uniti per Unire–CO-MAI-AISC_NEWS conferma il legame strutturale tra:
• missione dei professionisti della sanità,
• dialogo interreligioso,
• cooperazione scientifica e sociale,
• promozione della pace internazionale.
Aodi ha sottolineato la presenza di una delegazione consistente di studenti palestinesi del 1948, giunti da Firenze e da altre città italiane, attualmente impegnati nello studio della lingua e della medicina, ribadendo la centralità della formazione sanitaria come strumento di integrazione e di stabilità.
Nel suo intervento, Wafaa Nahhas ha portato il saluto dei cristiani arabi del 1948, provenienti da Nazareth e dalle città arabe che ospitano una numerosa comunità cristiana in Israele, e ha espresso disponibilità a proseguire il percorso di dialogo, auspicando un incontro con Papa Leone XIV.
Aodi ha inoltre ringraziato gli organizzatori della Conferenza — in particolare Giuseppe De Summa e gli altri promotori istituzionali — per la qualità del confronto e per la scelta di collocare il convegno in un luogo simbolico e di grande rilevanza.
Intervenuti Carlo Palumbo e Giovanni Leonardi in rappresentanza della WAI (Welcome Association Italy). Da sottolineare anche la presenza di Kamel Belaitouche, Presidente Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia).
Aodi ha richiamato l’attenzione su un dato critico: l’aumento del 43% dei decessi per infarto e patologie cardiache nei Paesi a più basso reddito, legato a mancanza di prevenzione, di defibrillatori e di personale sanitario qualificato.
“Per questo — ha affermato Aodi — è fondamentale sostenere programmi di formazione, prevenzione e dotazione sanitaria nei Paesi più fragili. La nostra rete internazionale continuerà ad agire insieme, affinché la tutela della vita diventi realtà e non solo principio».

IL SENSO DELL’URBANIANA: PONTE TRA MONDI, NON VETRINA
Il confronto all’Urbaniana ha unito mondi che spesso non dialogano: pastorale e sanità, scienza e responsabilità civile, società scientifiche e comunità migranti.
Aodi ha concluso: «Il Giubileo ci chiede di custodire la vita. Noi lo traduciamo in cultura sanitaria, prevenzione, tutela degli operatori, cooperazione internazionale e dignità per chi cura. È così che si costruisce un Paese che non lascia indietro nessuno».

AMSI, UMEM, Uniti per Unire -Co-mai e AISC_NEWS hanno confermato il loro impegno nel:
• promuovere sanità inclusiva e mediazione culturale;
• sostenere cooperazione euromediterranea;
• difendere dignità e sicurezza degli operatori sanitari;
• sviluppare prevenzione e percorsi formativi;
• favorire dialogo interreligioso e interculturale.

www.unitiperunire.org – www.amsimed.org – www.aisc.news
Centro Medico Iris Italia – Roma | Tel. 06.8862793
Facebook: Web TV & Radio Uniti per Unire | Twitter: @AmsiMedic

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Noha Iraqi

نهى عراقي.. ليسانس أداب.. كاتبة وشاعرة وقصصية وكاتبة ومحتوى وأبلودر

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