Come il Cairo ha salvato tre cittadini egiziani rapiti in Mali dal gruppo affiliato ad Al-Qaeda

Come il Cairo ha salvato tre cittadini egiziani rapiti in Mali dal gruppo affiliato ad Al-Qaeda
di Chiara Cavalieri *
AISC News.. IL CAIRO-Il Ministero degli Esteri egiziano ha rivelato i dettagli dell’operazione che ha permesso la liberazione dei tre cittadini egiziani rapiti in Mali dal gruppo “Jama’at Nusrat al-Islam wal-Muslimin”, affiliato ad Al-Qaeda nel Sahel. Il rapimento risaliva al 22 ottobre, quando l’organizzazione aveva sequestrato due commercianti e un uomo d’affari egiziano lungo la strada Ségou–Bamako, accusandoli di collaborare con le autorità locali e chiedendo un riscatto di 5 milioni di dollari.
Secondo il portavoce del Ministero degli Esteri, l’ambasciatore Tamim Khallaf, l’operazione di liberazione è durata cinque settimane ed è stata condotta attraverso un doppio percorso: da un lato un’intensa attività diplomatica tra Il Cairo e Bamako, dall’altro operazioni di sicurezza da parte delle autorità maliane nelle aree controllate dai gruppi armati. Questo coordinamento ha permesso di ottenere il rilascio degli ostaggi in sicurezza.
Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdel-Aty, ha parlato direttamente con il suo omologo maliano, Abdoulaye Diop, chiedendo protezione per la comunità egiziana nel Paese e sollecitando un intervento immediato per liberare i rapiti. L’ambasciata egiziana a Bamako ha mantenuto contatti continui con le autorità locali e con le famiglie degli ostaggi, aggiornandole costantemente sugli sviluppi.
La regione in cui è avvenuto il rapimento si trova fuori dalla capitale Bamako ed è una delle più instabili del Paese. Il gruppo jihadista che ha eseguito il sequestro controlla circa l’80% della produzione d’oro nella regione di Kayes e conduce una campagna di pressione contro la capitale, chiudendo strade principali, provocando carenze di carburante, interruzioni delle scuole e un aumento di oltre il 200% dei prezzi delle materie prime. Il tutto accompagnato da attacchi mirati, incendi di camion e rapimenti di autisti.
Khallaf ha confermato che i tre egiziani sono in buone condizioni. Uno di loro è già rientrato al Cairo, mentre gli altri due si trovano presso l’ambasciata egiziana a Bamako, in attesa di rientrare nei prossimi giorni. Il Ministero degli Esteri ha rinnovato l’invito ai cittadini egiziani residenti in Mali — tra 500 e 1.000 persone — a rimanere all’interno della capitale, evitare le aree instabili e portare sempre con sé i documenti di identità.
*L’autrice è presidente della associazione Italo-Egiziana Eridanus e vicepresidente del Centro Studi UCOI-UCOIM.
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