Messaggio promettente del FMI all’Egitto: segnali positivi in vista della revisione di dicembre.
Messaggio promettente del FMI all’Egitto: segnali positivi in vista della revisione di dicembre.
di Chiara Cavalieri
AISC News.. Il FMI invia segnali incoraggianti all’Egitto prima della doppia revisione di dicembre. Riserve in valuta estera in crescita, più investimenti privati, inflazione in calo e prospettive di nuovi fondi tra 1,7 e 2,5 miliardi di dollari: un’analisi completa sul percorso delle riforme
Il governo egiziano ha annunciato una serie di indicatori economici positivi in vista della quinta e sesta revisione del programma FMI, che saranno condotte congiuntamente all’inizio di dicembre 2025. Segnali che, secondo Il Cairo, rafforzano la fiducia nel percorso delle riforme economiche avviate negli ultimi anni.
L’incontro avvenuto tra il primo ministro Mostafa Madbouly e la direttrice generale del FMI Kristalina Georgieva, a margine del G20 di Johannesburg, ha confermato una fase di dialogo costruttivo e un progressivo consolidamento dei parametri economici.
Indicatori positivi: cosa sta cambiando nell’economia egiziana
Secondo una dichiarazione ufficiale del Consiglio dei ministri egiziano, sono stati rilevati sviluppi incoraggianti in tre settori chiave:
●Riserve di valuta estera: in aumento, rafforzando la capacità del Paese di far fronte agli shock esterni.
●Investimenti del settore privato: in crescita, dopo anni di stagnazione dovuta alla concorrenza delle imprese statali.
●Tassi di crescita nei settori produttivi: in ripresa, segnale di un graduale riequilibrio della struttura economica.
Questi segnali sono particolarmente importanti alla luce delle difficoltà affrontate negli ultimi anni: scarsità di valuta estera, inflazione record e forti pressioni sull’economia reale.
Il prestito da 8 miliardi di dollari: cosa prevede il programma
Il FMI gestisce con l’Egitto un Extended Fund Facility (EFF) da 8 miliardi di dollari, accordo firmato nel marzo 2024 dopo lunghe trattative iniziate nel 2022. Il programma, della durata di 46 mesi, mira a:
●rafforzare la stabilità finanziaria,
●ridurre il deficit,
●ampliare il ruolo del settore privato,
●limitare la presenza dello Stato, in particolare delle aziende controllate dalle Forze Armate, attraverso un piano di privatizzazioni e dismissioni.
Finora sono stati erogati 3,5 miliardi di dollari, dopo la quarta revisione avvenuta nel marzo 2025.
La quinta e sesta revisione saranno combinate a dicembre 2025, con la possibilità di un nuovo esborso compreso tra 1,7 e 2,5 miliardi di dollari, in caso di valutazione positiva.
Inflazione in forte calo: un segnale che cambia il quadro
In dichiarazioni precedenti, Kristalina Georgieva ha descritto l’economia egiziana come:
> “la seconda in più rapida crescita tra i paesi importatori di petrolio”.
Ha inoltre sottolineato un dato fondamentale: l’inflazione, che aveva raggiunto il 38% nel settembre 2023, è scesa a 11,8%, un livello che migliora drasticamente le prospettive macroeconomiche.
Restano però criticità, tra cui:
●le perdite del Canale di Suez, che nel 2024 hanno superato i 6 miliardi di dollari a causa delle perturbazioni nel Mar Rosso;
●l’impatto di shock esterni e conflitti regionali;
●la necessità di accelerare le riforme del mercato del lavoro e del settore privato.
Prospettive per dicembre: cosa aspettarsi
La missione del FMI è attesa al Cairo all’inizio di dicembre. Tutti gli indicatori suggeriscono un clima positivo, anche se il Fondo procederà con la sua consueta prudenza nell’analizzare:
●la sostenibilità del debito,
●il ritmo delle privatizzazioni,
●le riforme strutturali,
●la trasparenza nelle finanze delle aziende pubbliche e militari,
●la capacità del governo di mantenere la stabilità dei prezzi.
Un esito favorevole consentirebbe al Paese di ottenere nuovi fondi essenziali per stabilizzare il sistema finanziario e sostenere il percorso di crescita.
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