Egitto–Russia: avvio storico alla centrale nucleare di Dabaa, installato il recipiente a pressione del reattore
Egitto–Russia: avvio storico alla centrale nucleare di Dabaa, installato il recipiente a pressione del reattore
di Chiara Cavalieri
AISC News.. IL CAIRO-Mercoledì 19 novembre 2025 l’Egitto raggiungerà una tappa definita “storica” nel percorso del suo primo programma nucleare civile. Nella centrale di Dabaa, infatti, inizierà l’operazione di installazione del contenitore a pressione del reattore della prima unità, un passaggio che segna l’ingresso ufficiale nella fase di montaggio delle apparecchiature nucleari principali, dopo anni di lavori civili.
L’annuncio è stato confermato dal dott. Amjad Al-Wakil, ex capo dell’Autorità per le centrali nucleari e membro del consiglio esecutivo incaricato della supervisione del progetto:
“Questo passo rappresenta un salto di qualità nel progetto nucleare egiziano”, ha dichiarato, sottolineando che l’operazione avviene nel pieno rispetto degli standard internazionali di sicurezza.
La data coincide con la celebrazione della quinta Giornata dell’Energia Nucleare, un simbolo dei progressi del Paese nella costruzione del suo primo impianto per la produzione di energia elettrica da tecnologia atomica, e conferma la solidità del partenariato strategico tra Egitto e Russia, quest’ultima responsabile della realizzazione tecnica del progetto.
I preparativi: un lavoro congiunto tra ingegneri egiziani e russi
I team tecnici dei due Paesi hanno completato tutte le fasi preliminari all’interno dell’edificio del reattore. Tra gli elementi già montati:
●l’anello di supporto
●il traliccio di sostegno
●il traliccio di spinta
Sono ora in corso gli ultimi controlli tecnici e logistici, in vista dell’operazione di sollevamento e posizionamento del recipiente, che verrà eseguita tramite una gru speciale da 2.000 tonnellate. Si tratta di una manovra di altissima precisione, progettata per garantire che il componente venga inserito esattamente nella posizione prevista, in conformità alle specifiche che assicurano sicurezza e piena tenuta.
Cos’è il recipiente a pressione e perché è fondamentale
Il contenitore a pressione è uno degli elementi più critici di una centrale nucleare. Al suo interno si trova il nocciolo del reattore, dove ha luogo la reazione a catena controllata.
È progettato per resistere a:
●pressioni estremamente elevate
●temperature superiori ai 300°C
●qualsiasi rischio di perdita di materiale radioattivo
Il recipiente destinato alla Unità 1 di Dabaa è arrivato nel porto specializzato della città il 21 ottobre 2025, proveniente dalla Russia dopo un’operazione logistica complessa durata settimane.
La centrale di Dabaa: il più grande progetto energetico dell’Egitto moderno
La centrale di Dabaa rappresenta la pietra angolare del nuovo sistema energetico egiziano. Con una capacità totale di 4.800 megawatt, sarà composta da quattro reattori VVER-1200, una delle tecnologie di terza generazione più avanzate e sicure al mondo, già operative in Russia, Cina e India.
Il progetto è regolato dagli accordi firmati l’11 dicembre 2017, secondo i quali la parte russa è responsabile di:
●costruire l’intera centrale
●fornire combustibile nucleare per tutti i 60 anni di vita operativa
●formare il personale egiziano e affiancarlo nella gestione per i primi dieci anni
●realizzare strutture di stoccaggio per il combustibile esaurito e garantire contenitori sicuri per la conservazione
Un progetto strategico per la sicurezza energetica egiziana
Con l’avanzamento della centrale, l’Egitto punta a:
●rafforzare la sicurezza energetica nazionale
●garantire l’autosufficienza
●diventare un hub regionale per l’energia pulita
●ridurre l’impatto ambientale
●diversificare le fonti energetiche in linea con Vision 2030
L’installazione del recipiente a pressione rappresenta il primo passo concreto verso l’avvio operativo della Unità 1 entro il 2028.
Un traguardo che segna una svolta nella storia dello sviluppo tecnologico del Paese e un messaggio chiaro alla comunità internazionale:
l’Egitto è in grado di realizzare progetti ad altissima complessità con standard globali, mettendo in campo volontà politica, capacità tecnica e indipendenza decisionale.
