Foad Aodi, la salute fondamento della pace
Due Popoli Due Stati

Gaza, Aodi: “La salute universale è il fondamento della pace”
Foad Aodi. Appello internazionale per Gaza: servono aiuti, cure e dignità
ROMA – Il Prof. Foad Aodi, presidente di UMEM, AMSI e Uniti per Unire, rilancia con forza la proposta “Due Popoli, Due Stati” come unica via per la pace in Medio Oriente. In occasione della tregua annunciata il 15 ottobre 2025, Aodi ha chiesto un impegno concreto da parte della comunità internazionale: “Gaza non ha bisogno di nuove armi, ma di cure, pane, scuole e dignità”.
Tajani: “La speranza è a portata di mano”
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato alla Camera di una svolta storica. Ha elogiato l’iniziativa di pace promossa dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sottolineando la necessità di garantire cibo, cure mediche e sicurezza. “Quel filo di speranza si sta rivelando solido”, ha detto.
Mattarella e Papa Leone XIV: “Serve dialogo, non armi”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Papa Leone XIV hanno ribadito il sostegno alla soluzione “Due Popoli, Due Stati”. Mattarella ha ammonito contro la logica del più forte. Il Pontefice ha parlato di dignità umana come valore imprescindibile.
Gaza tra macerie e ospedali distrutti
Le indagini condotte da UMEM, AISC News e Uniti per Unire descrivono una catastrofe umanitaria:
– 95% degli ospedali fuori uso
– Mancanza di medicinali, sale operatorie e terapia intensiva
– Epidemie in aumento per acqua contaminata e fognature distrutte
– 40.000 bambini orfani e senza scuola
– 1,5 milioni di sfollati e 310 morti per denutrizione
Professionisti sanitari e giornalisti tra le vittime
In due anni di conflitto sono morti 1.670 operatori sanitari e 268 giornalisti. Una doppia ferita che colpisce la salute e la libertà di informazione.
Le proposte di Aodi e delle associazioni
– Delegazioni mediche e ospedali mobili
– Ricostruzione di scuole e università
– Attivazione di telemedicina e supporto psicologico a distanza
Italia protagonista per la pace
Aodi chiede che l’Italia promuova una conferenza di pace a Roma, coinvolgendo Vaticano, ONU e Paesi arabi. “Il popolo palestinese deve essere protagonista del proprio futuro”, ha dichiarato. Ha inoltre chiesto di modificare la normativa che impedisce agli studenti palestinesi con borse di studio di portare con sé i figli.
Conclusione
La tregua a Gaza è un’occasione storica. Ma la pace non si costruisce con le armi. Serve un impegno concreto, basato sulla salute, sull’educazione e sulla dignità. Il diritto universale alla salute è il primo passo verso una pace giusta e duratura.
Fonte: AssoCareNews, Uniti per Unire.



